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Addominali Ipopressivi: i benefici per la postura e la respirazione

Addominali Ipopressivi: i benefici per la postura e la respirazione

Esercitare gli addominali, oltre ad essere fondamentale per evitare gli infortuni alla schiena, è fondamentale per mantenere una postura corretta e quindi respirare bene. Però non sempre gli esercizi classici riescono a rinforzare le pareti muscolari di questa parte del corpo. Per questo motivo, un team di specialisti ha elaborato un metodo che si basa sull’ipopressione, ovvero l’impiego di una speciale tecnica respiratoria che rafforza la muscolatura addominale e apporta notevoli benefici alla respirazione.

Come nascono gli esercizi Ipopressivi

Inizialmente, negli anni Ottanta, gli esercizi Ipopressivi erano praticati per riabilitare il pavimento pelvico dopo il parto ma, dal 2006, il metodo è stato adattato alla prevenzione e, di conseguenza, al fitness e all’allenamento degli addominali.

Nel 2014 è stata creata la Low pressure fitness (Lpf), con un team di formatori internazionali ma, tra il 2018 e il 2019, dopo una divisione interna tra i membri, è stato istituito anche l’IHC – International Hypopressives Council. Il presidente e fondatrice è Mimi Rodriguez Adami, direttore tecnico della Federazione italiana Aerobica e Fitness e docente di seminari sugli esercizi ipopressivi al Master per la Rieducazione del Pavimento Pelvico alla Sapienza, al Policlinico Gemelli e per l’A.I.U.G. (Associazione Italiana Uro-Ginecologi). Nel nostro paese l’associazione di riferimento è Ipopressivi Italia, di cui Adami è anche direttore ed ha ribattezzato gli esercizi con il nome Metodo ipopressivo multidisciplinare (Mim).

Chi deve svolgere questi esercizi

Come ha spiegato su la Reppubblica Monica Carella, osteopata e presidente accademia AIFA e membro di Ipopressivi Italia, il Metodo Ipopressivo multidisciplinare può essere applicato in diversi ambiti e lavora sul riequilibrio delle pressioni intra-addominali e intratoraciche, che vanno ad agire sulla meccanica della respirazione nonché sul diaframma.

Questa tecnica è adatta a tutti e sono notevoli i benefici per chi corre, soprattutto per le donne, in quanto, essendoci una grande sollecitazione del pavimento pelvico, potrebbe causare, ad esempio, l’incontinenza da sforzo. Inoltre, come ha spiegato Cerella, “lavorando anche sulla postura il metodo ipopressivo offre tanti esercizi da poter fare prima e dopo la seduta di allenamento per allungare le catene miofasciali. Altri benefici sono l’aumento dell’espansione toracica e della capacità respiratoria“. Questo metodo è applicato anche a livello ospedaliero, come al Policlinico Gemelli di Roma.

Come e quando fare gli addominali Ipopressivi

Le persone abituate all’attività fisica, non dovrebbero avere particolari problemi nell’esecuzione ma, per non sbagliare, è sempre meglio rivolgersi ad un esperto che farà svolgere l’allenamento in modo mirato. Per quanto riguarda la frequenza, gli addominali ipopressivi possono essere svolti dopo l’allenamento abituale oppure singolarmente. Come consiglia Cerella, la scelta ottimale sarebbe quella di svolgerli per 10-15 minuti alla fine della corsa ma si possono effettuare anche sedute, di 45 minuti, di soli esercizi ipopressivi. Oppure optare per 10-20 minuti al giorno tre volte a settimana.

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