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Cause, sintomi e possibili cure del calazio

occhio verde

Il calazio è una condizione comune dell’occhio che si verifica quando una ghiandola sebacea nella palpebra diventa ostruita e infiammata. Questo può portare alla formazione di un nodulo o una protuberanza sulla palpebra, nota come calazio. Sebbene generalmente non sia doloroso, può essere fastidioso e influenzare la visione.

Che cos’è il calazio all’occhio

Il calazio all’occhio è una condizione oftalmica caratterizzata dalla formazione di una piccola cisti o nodulo nella palpebra superiore o inferiore. Questa cisti si sviluppa quando una ghiandola sebacea nella palpebra diventa ostruita e si infiamma. Le ghiandole sebacee, infatti, producono una sostanza oleosa chiamata sebo, che aiuta a lubrificare la pelle e i capelli. Quando una di queste ghiandole si ostruisce, il sebo si accumula all’interno della ghiandola stessa, causando gonfiore e formazione di un nodulo di consistenza solida.

Il calazio non è causato da un’infezione batterica, tuttavia, può verificarsi un’infiammazione a causa dell’ostruzione, che può rendere la zona dolorosa o sensibile al tatto.

Questa condizione non è contagiosa e generalmente non comporta gravi complicazioni per la vista o la salute oculare, ma può essere fastidiosa e influenzare temporaneamente la visione se si sviluppa vicino alla superficie dell’occhio.

Il calazio può variare in dimensioni e può scomparire spontaneamente nel corso di alcune settimane senza trattamento specifico. Tuttavia, in alcuni casi persistenti o dolorosi, può essere necessario consultare un oftalmologo per valutare le opzioni di trattamento, che possono includere l’applicazione di impacchi caldi o, in casi più gravi, l’incisione chirurgica per drenare la cisti.

Come si cura un calazio all’occhio

Il trattamento del calazio all’occhio dipende dalla gravità dei sintomi e dalla dimensione della cisti. In molti casi, il calazio può risolversi da solo nel corso di alcune settimane senza necessità di interventi specifici. Tuttavia, esistono alcune misure che possono essere adottate per accelerare il processo di guarigione e alleviare i sintomi:

1. Impacchi caldi: applicare delicatamente impacchi caldi sull’occhio interessato per 10-15 minuti, diverse volte al giorno. L’applicazione di calore può aiutare a ridurre l’infiammazione e favorire il drenaggio della cisti.

2. Massaggi delicati: dopo l’applicazione degli impacchi caldi, eseguire delicati massaggi sulla zona interessata per favorire il drenaggio del calazio. Assicurarsi di lavarsi bene le mani prima di toccare l’occhio.

3. Evitare di toccare l’occhio: evitare di strofinare o toccare l’occhio con le mani non lavate per prevenire infezioni aggiuntive.

4. Non spremere il calazio: non cercare di spremere o forzare la rimozione del calazio da soli, poiché questo potrebbe causare danni o infezioni.

5. Consultare un oftalmologo: se il calazio persiste, diventa doloroso o compromette la visione, è consigliabile consultare un oftalmologo. L’oculista potrebbe raccomandare trattamenti aggiuntivi come antibiotici (se vi è sospetto di infezione), steroidi o, in casi persistenti, la rimozione chirurgica.

6. Seguire le indicazioni del medico: seguire attentamente le indicazioni del medico riguardo al trattamento e alle cure da seguire per garantire una rapida guarigione senza complicazioni.

È importante notare che i rimedi casalinghi come gli impacchi caldi sono spesso efficaci per il trattamento dei calazi più piccoli e non complicati. Tuttavia, in caso di dubbi o sintomi persistenti, è sempre consigliabile consultare un professionista medico per una valutazione accurata e raccomandazioni specifiche.

Quali sono le cause del calazio

Le cause esatte del calazio non sono sempre chiare e possono variare da persona a persona. Le principali sono:

1. Ostruzione delle ghiandole sebacee: il calazio si verifica quando una ghiandola sebacea nella palpebra diventa ostruita, impedendo al sebo di fluire correttamente lungo il follicolo pilifero. Questo può essere dovuto a un accumulo di secrezioni, a condizioni infiammatorie come la blefarite o a un’infezione batterica.

2. Blefarite: la blefarite è un’infiammazione delle palpebre che può contribuire all’ostruzione delle ghiandole sebacee. La presenza di croste o squame lungo il margine delle palpebre può ostruire le ghiandole e favorire lo sviluppo di un calazio.

3. Infezioni batteriche: alcuni casi di calazio possono essere associati a infezioni batteriche delle ghiandole sebacee. Batteri come lo Staphylococcus aureus possono colonizzare le ghiandole e causare infiammazione.

4. Condizioni preesistenti: persone con condizioni come acne rosacea o altre malattie infiammatorie croniche possono essere più inclini a sviluppare calazi a causa della predisposizione dell’organismo all’infiammazione delle ghiandole sebacee.

5. Fattori ambientali: l‘esposizione a fattori ambientali come polveri, sostanze irritanti o allergeni può contribuire all’infiammazione delle palpebre e alla formazione di calazi.

6. Cambiamenti ormonali: in alcuni casi, cambiamenti ormonali possono influenzare la produzione di sebo e contribuire alla formazione di calazi.

7. Condizioni di salute generale: alcune condizioni di salute generale, come il diabete, possono influenzare la funzione delle ghiandole sebacee e aumentare il rischio di sviluppare calazi.

In generale, il calazio è causato da un’alterazione della normale funzione delle ghiandole sebacee della palpebra, ma la sua comparsa può essere influenzata da una combinazione di fattori. Sebbene spesso non sia possibile individuare una causa specifica, trattare le condizioni sottostanti come la blefarite può contribuire a prevenire la formazione di nuovi calazi.

Quanto tempo ci vuole per guarire un calazio?

La maggior parte dei calazi scompare entro 2-8 settimane senza necessità di intervento medico. L’applicazione regolare di impacchi caldi sull’occhio può accelerare il processo di guarigione.

Come togliere un calazio da soli

È importante evitare di cercare di rimuovere fisicamente il calazio da soli, poiché questo potrebbe causare infezioni o danni alla zona degli occhi. L’utilizzo di impacchi caldi e la consultazione con un oftalmologo sono le strategie più sicure per trattare un calazio.

Cosa non fare quando hai il calazio

Quando si ha un calazio, è importante evitare alcune azioni che potrebbero peggiorare la condizione o causare complicazioni.

  • Evitare di spremere il calazio con le dita o con strumenti non sterili. Questo può causare lesioni alla pelle intorno all’occhio e aumentare il rischio di infezioni.
  • Evitare anche l’uso di trucco o cosmetici intorno all’occhio con il calazio. I prodotti cosmetici possono irritare ulteriormente la zona infiammata e ritardare il processo di guarigione.
  • Se si ha l’abitudine di indossare lenti a contatto, è meglio evitare di utilizzarle finché il calazio non si risolve completamente. Le lenti a contatto possono aumentare l’irritazione e l’infiammazione dell’occhio.
  • Mantenere sempre pulite le mani e evitare di toccare frequentemente l’occhio con le dita non lavate. Un’igiene adeguata può aiutare a prevenire l’aggravarsi del calazio o la diffusione di infezioni.
  • Se il calazio persiste per più di alcune settimane, diventa doloroso o influisce sulla visione, è importante consultare un oftalmologo. Non ignorare i sintomi persistenti, poiché potrebbero essere indicativi di complicazioni che richiedono trattamenti specifici.
  • Evitare inoltre di utilizzare farmaci o colliri senza prescrizione medica. Alcuni trattamenti potrebbero non essere adatti per il trattamento del calazio o potrebbero causare reazioni indesiderate.
  • Se possibile, evitare l’esposizione al fumo, alla polvere o ad altri agenti irritanti che potrebbero aumentare l’infiammazione dell’occhio con il calazio.
  • Se si hanno condizioni di salute sottostanti come il diabete o l’acne rosacea che potrebbero essere correlate alla formazione del calazio, assicurati di gestirle adeguatamente sotto supervisione medica.

Seguire queste precauzioni può contribuire a facilitare il processo di guarigione e prevenire complicazioni legate al calazio. Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo alla gestione del calazio, è sempre consigliabile consultare un professionista medico.

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