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Cosa causa la tachicardia e cosa fare quando accade

stetoscopio appoggiato su un elettrocardiogramma

La tachicardia è un disturbo cardiaco che colpisce molte persone in tutto il mondo. Ma quali sono le cause e cosa si può fare quando ci si trova di fronte a questa situazione? In questo articolo, esploreremo in dettaglio la tachicardia, dai suoi sintomi alle sue cause, valutando quando questa condizione è preoccupante e fornendo alcune linee guida su come affrontarla.

Che cos’è e quali sono i sintomi

La tachicardia è un termine medico utilizzato per descrivere una frequenza cardiaca anormalmente elevata, che supera solitamente i 100 battiti al minuto a riposo. Questa condizione può manifestarsi in diversi modi e può essere leggera o grave. I sintomi comuni di tachicardia includono palpitazioni, sensazione di battito cardiaco accelerato, ansia, affaticamento, sudorazione e occasionalmente vertigini. Mentre molti casi di tachicardia sono temporanei e in genere non causano problemi gravi, è essenziale capire le cause di questa condizione per affrontarla in modo appropriato. Se si sospetta di avere uno o più di questi sintomi, allora è opportuno consultare un medico per ricevere un parere professionale e comprendere al meglio la situazione.

Cause della tachicardia

La tachicardia può essere causata da una serie di fattori. Tra le cause più comuni vi sono:

  1. Stress ed ansia: quando si è sotto pressione o si vive situazioni stressanti, il corpo può rispondere aumentando la frequenza cardiaca come meccanismo di difesa naturale che prepara il corpo a reagire a situazioni di emergenza.
  2. Fattori ambientali: l’esposizione a stimolanti come la caffeina, il tabacco o l’alcol può causare tachicardia in alcune persone. Inoltre, l’esposizione a temperature estreme o a una disidratazione grave può anche influire sulla frequenza cardiaca.
  3. Problemi cardiaci: la tachicardia può anche essere causata da problemi cardiaci sottostanti, come l’insufficienza cardiaca, le aritmie o le malattie delle valvole cardiache. In questi casi, il battito accelerato può essere un segno di un problema cardiaco più grave.
  4. Disfunzione tiroidea: l’ipertiroidismo, una condizione in cui la ghiandola tiroidea è iperattiva e produce elevate quantità di ormoni, può portare alla tachicardia in quanto questi ormoni influenzano direttamente la frequenza cardiaca e possono farla aumentare in modo significativo.
  5. Farmaci: alcuni farmaci possono causare tachicardia come effetto collaterale. Questi includono stimolanti, come quelli utilizzati per il trattamento dell’ADHD, e alcuni farmaci da prescrizione o da banco.

Quando la tachicardia è preoccupante?

Non tutte le forme di tachicardia sono pericolose. La preoccupazione principale riguarda la tachicardia sostenuta, che dura per un periodo prolungato, e la tachicardia ventricolare, che coinvolge i ventricoli del cuore. Queste forme di tachicardia possono infatti essere gravi e richiedono una valutazione e un trattamento medico immediato.

Inoltre, se si sperimentano sintomi come dolore al petto, svenimento o difficoltà respiratorie insieme alla tachicardia, è essenziale cercare assistenza medica immediata perchè questi sintomi potrebbero indicare una situazione di emergenza cardiaca.

Tachicardia a riposo

La tachicardia a riposo è una condizione in cui la frequenza cardiaca è elevata anche quando una persona è a riposo. Questo può essere un segno di problemi cardiaci o di altri disturbi sottostanti quindi è opportuno consultare un medico. La tachicardia a riposo può rendere difficile il normale svolgimento delle attività quotidiane e può causare una sensazione costante di nervosismo o ansia, per cui è bene trattarla con l’aito di un professionista.

Cosa fare quando si è in tachicardia?

Quando ci si trova in uno stato di tachicardia, ci sono alcune misure che è possibile adottare per cercare di ristabilire una frequenza cardiaca normale. Tuttavia, è importante notare che le azioni da intraprendere possono variare in base alla causa sottostante e possono non essere sufficienti per far rientrare la situazione. Ecco comunque alcuni suggerimenti generali:

  1. Calmarsi: se la tachicardia è causata da stress o ansia, cercare di calmarsi può essere utile. Ad esempio si può effettuare la respirazione profonda o il rilassamento corporeo che possono aiutare a ridurre la frequenza cardiaca.
  2. Idratarsi: assicurarsi di essere ben idratati, poiché la disidratazione può contribuire alla tachicardia.
  3. Evitare stimolanti: se si sospetta che la tachicardia sia legata all’uso di stimolanti come la caffeina o il tabacco, evitare questi stimolanti può aiutare a ridurre la frequenza cardiaca.
  4. Consultare un medico: se la tachicardia è persistente, grave o associata ad altri sintomi preoccupanti, è importante cercare assistenza medica per valutare la causa sottostante e raccomandare il trattamento appropriato.

Rimedi

Il trattamento della tachicardia dipenderà dalla causa sottostante e dalla gravità del disturbo, ma alcuni dei rimedi più comuni includono in primis la prescrizione di farmaci per rallentare la frequenza cardiaca o per trattare la causa sottostante della tachicardia.

In alcuni casi, potrebbe invece essere necessario eseguire una cardioversione, una procedura in cui una scarica elettrica viene utilizzata per ripristinare il ritmo cardiaco normale, mentre per altre forme di tachicardia, un valida opzione potrebbe essere l’ablazione, un procedimento in cui un catetere viene utilizzato per distruggere i tessuti cardiaci anormali che causano la tachicardia.

Quando la causa della tachicardia è lo stress, la terapia più efficace e meno invasiva è imparare a gestirlo attraverso la meditazione e il rilassamento.

In conclusione, la tachicardia è una condizione comune che può essere causata da una serie di fattori. Mentre molte forme di tachicardia non sono pericolose, è importante consultare un medico se si sperimentano sintomi gravi o persistenti. La gestione della tachicardia dipende infatti dalla causa sottostante e può comprendere farmaci, procedure mediche o cambiamenti nello stile di vita. Ma anche la prevenzione è fondamentale e può includere la riduzione dello stress, il controllo dell’assunzione di stimolanti e il mantenimento di una buona salute generale. L’importante è sempre consultare un professionista medico per una valutazione accurata e raccomandazioni personalizzate.

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