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Postura e lavoro da remoto: 5 consigli per te e la tua salute

Postura corretta per lavoro da remoto

Il lavoro da remoto ha completamente cambiato la nostra vecchia concezione del lavoro, apportando vantaggi notevoli: aumento della produttività, gestione ottimale di vita privata e lavorativa, risparmio economico. Tuttavia, il Ministero della Salute ha anche dichiarato che il lavoro da remoto può portare notevoli rischi per la salute, per quanto riguarda il tema della postura.

Infatti, lavorare al computer da casa, porta ad assumere posizioni peggiori rispetto a quelle assunte in ufficio. Hai mai lavorato in modo scomposto sulla sedia di casa tua? Oppure dal letto? Ecco, queste azioni, a lungo andare, potrebbero causare danni importanti alla tua forma fisica.

Come stare seduti nel modo corretto?

Prima di scoprire quali sono i 5 consigli per te per mantenere una buona postura anche quando lavori in smart-working, dobbiamo capire cosa si intende con “postura corretta”.

Per comprenderlo a pieno, seguiamo quelle che sono le classiche indicazioni date dal Ministero della Salute:

  • schiena appoggiata allo schienale
  • non appoggiarsi sui braccioli della sedia
  • mantenere le ginocchia piegate a 90 gradi
  • tenere i piedi ben appoggiati al pavimento
  • non sedersi con le gambe incrociate
  • alzarsi ogni 30 minuti, per evitare di far irrigidire troppo i muscoli e le articolazioni

Quali sono i segreti per mantenere una corretta postura lavorando da remoto?

Ora che hai capito cosa si intende per “postura corretta”, andiamo a scoprire quali sono i 5 consigli per mantenere una buona postura quando lavori da remoto. Infatti, come abbiamo anticipato, il lavoro da remoto è quello che espone maggiormente il tuo corpo al rischio di assumere una postura scorretta.

1) La posizione del monitor rispetto agli occhi

Il primo punto a cui devi fare attenzione riguarda la posizione del monitor rispetto agli occhi. Infatti, la prima riga di testo deve trovarsi sulla stessa linea degli occhi. In questo modo riuscirai a mantenere il collo in una posizione comoda e priva di stress.

Oltre a questo, sempre parlando di occhi, è importante sottolineare che, quando lavorerai al computer dovrai muovere gli occhi per spostare lo sguardo e non la testa. Anche in questo caso la ragione è semplice: devi procurare meno stress possibile al collo.

2) Distanza del monitor dagli occhi

Rimaniamo in ambito occhi: il monitor dovrebbe essere ad una distanza di almeno 50 centimetri. Secondo alcuni specialisti, il monitor del tuo PC dovrebbe essere distante da te per una lunghezza pari al tuo braccio.

3) Il corpo sulla sedia, come devo mettermi?

Come abbiamo visto prima parlando di “postura corretta” in caso di lavoro da remoto, dovresti mantenere il tuo corpo con la schiena ben appoggiata allo schienale, in modo che questa sia dritta. Ricorda: in questa posizione le spalle vanno tenute bene indietro, seppur rilassate.

4) Come devo posizionare la tastiera quando lavoro da remoto?

Eccoci arrivati al quarto punto a cui devi fare attenzione: la posizione della tastiera. Ebbene, questa deve essere poco più in basso rispetto ai gomiti che, quando toccheranno la tastiera con le mani, dovranno avere angolo di apertura di circa 100 gradi.

In molti utilizzano il poggiapolsi, tuttavia gli esperti sottolineano come sia importante utilizzarlo solo quando non si sta usando la tastiera. In caso contrario, si potrebbero provocare delle lesioni ai polsi.

5) L’importanza delle pause

Come abbiamo evidenziato, sarebbe importante fermarsi di tanto in tanto per diverse ragioni:

  • riposare la vista
  • sgranchirsi le gambe

Pertanto, il consiglio è quello di fare una pausa ogni 20 minuti focalizzando lo sguardo in un punto fisso, generalmente si consiglia un oggetto a 6 metri di distanza.

Lavoro da remoto: meglio in partita IVA o come dipendente?

Se ancora non lavori da remoto, potresti voler iniziare proprio adesso che abbiamo risposto ad una delle problematiche di maggior rilievo. Eppure un dubbio assale ancora molte persone: meglio in Partita IVA o come dipendente?

Devi sapere che, nonostante la maggior parte delle aziende stia sperimentando nuovi metodi di lavoro, la maggior parte dei lavoratori da remoto sono liberi professionisti in Partita IVA. Vuoi entrare anche tu nel mondo della libera professione? Allora ti consigliamo di parlarne con un consulente fiscale che saprà rispondere a tutti i tuoi dubbi, come l’obbligo di fattura elettronica oppure il pagamento di tasse e contributi.

Ad esempio, con Fiscozen puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale, per trovare le risposte alle tue domande.