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Coronavirus: posso contrarlo da alimenti, vestiti e zampe del cane? Parla l’ISS

Coronavirus: posso contrarlo da alimenti, vestiti e zampe del cane? Parla l’ISS

L’emergenza dovuta al coronavirus apre numerose incertezze e dubbi che fanno vivere questo momento con maggiore angoscia del necessario. Le notizie sono tantissime, e le informazioni spesso raffazzonate, poco chiare o frutto di supposizioni.

In particolar modo molti si chiedono se il virus possa essere veicolato da oggetti, alimenti, vestiti e dalle zampe degli animali domestici dopo la passeggiata. Finora nessuna fonte ufficiale si era ancora espressa in merito ma l’Istituto Superiore della Sanità ha da poco pubblicato sul suo sito ufficiale delle nuove indicazioni. A parlare e rispondere ai dubbi sono gli esperti stessi dell’Istituto, la cui parola dev’essere considerata come la più attendibile in queste situazioni.

Posso essere contagiato dagli alimenti acquistati?

Poniamo caso che sia necessario uscire per fare la spesa, viene naturale chiedersi se sia possibile contrarre il virus dal cibo acquistato.

Secondo l’ISS, che ammette di avere ancora poche informazioni sulla sopravvivenza del virus sui cibi, contrarre il virus dagli alimenti crudi o freschi è poco probabile.
I principali veicoli del contagio sono i fluidi corporei di un infetto, oppure il contatto fisico
. Presupponendo che gli alimenti acquistati siano stati trattati rispettando le normali norme igieniche (uso dei guanti in preparazione, oppure un accurato lavaggio delle mani, ma anche evitare di starnutire o tossire sugli alimenti) e che noi stessi abbiamo rispettato le distanze e le assenze di contatti allora possiamo stare tranquilli!

La suola delle scarpe e i vestiti veicolano il contagio dentro casa contaminando le superfici?

L’ISS dichiara che la sopravvivenza del virus all’aperto non è attualmente nota. Se uscendo le suole delle nostre scarpe sono entrate a contatto con qualche secrezione lasciata sul terreno da un infetto, allora c’è una possibilità che il virus venga veicolato dentro casa. Tuttavia, specificano che il pavimento sia una superfice poco toccata della casa, pertanto il rischio di contagio è trascurabile. Buona norma, sarebbe, comunque togliersi le scarpe prima di valicare la porta di casa, soprattutto se ci sono dei bambini.

Per quanto riguarda gli indumenti, invece, la probabilità di contagio risulta poco plausibile se, durante la nostra uscita, abbiamo rispettato le distanze di sicurezza ed evitato ogni contatto fisico con altre persone. Anche in questo caso, però, consigliano di lasciare il cappotto appeso all’ingresso ed evitare di appoggiarlo sulle superfici che normalmente utilizziamo.

Dovrei disinfettare le zampe del cane dopo essere rientrati dalla passeggiata?

In questo caso le probabilità di contrarre il virus sono del tutto identiche alla suola delle scarpe. Non si può escludere che il cane pesti delle secrezioni infette sul terreno e che queste vengano portate in casa. Tuttavia, l’ISS sottolinea come non vi siano ancora evidenze di contagi avvenuti in questo modo.

Se desideriamo farlo, possiamo lavare le zampe dell’animaletto, evitando soluzioni igieniche dannose (come l’amuchina o l’alcool) che se ingerite dall’animale possono fargli male. Un po’ di acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo per noi una volta rientrati, avendo poi cura di asciugargliele meticolosamente.
Potrebbe essere anche una buona idea evitare di far salire l’animale su divani o letti, per ridurre al minimo queste pur vaghe probabilità.