
L’estate e le piscine sono un connubio indissolubile, un richiamo irresistibile per sfuggire alla calura e concedersi momenti di relax e divertimento. Tuttavia, per molti, il piacere di un bagno rinfrescante è spesso seguito da un fastidioso inconveniente: gli occhi arrossati, che bruciano e prudono. Ma perché gli occhi si arrossano dopo il bagno in piscina? Questo fenomeno, così comune, viene quasi automaticamente attribuito al cloro presente nell’acqua, ma la realtà è un po’ più complessa di quanto si possa immaginare.
Il Cloro: un alleato (e un nemico) silenzioso
Il cloro, o più precisamente l’ipoclorito di sodio, è un disinfettante fondamentale per mantenere l’acqua delle piscine igienizzata e sicura. La sua funzione principale è quella di eliminare batteri, virus e alghe che, se non controllati, potrebbero proliferare e causare gravi problemi di salute. Senza il cloro, le piscine sarebbero un ricettacolo di germi, rendendo il nuoto un’attività ad alto rischio.
Tuttavia, il cloro non agisce in isolamento. Quando entra in contatto con le sostanze organiche presenti nell’acqua – come sudore, urina, cellule della pelle, cosmetici e lozioni solari portate dai bagnanti – reagisce, formando dei sottoprodotti chiamati clorammine. Ed è proprio qui che risiede gran parte del problema legato all’irritazione degli occhi.
Le Clorammine: i veri responsabili dell’irritazione
Contrariamente alla credenza popolare, non è tanto il cloro in sé a causare l’arrossamento e il bruciore degli occhi, quanto piuttosto le clorammine. Queste sostanze chimiche irritanti si formano quando il cloro “lavora” per disinfettare l’acqua. Maggiore è la quantità di sostanze organiche presenti in piscina (e, di conseguenza, minore è la “pulizia” dei bagnanti prima di entrare), maggiore sarà la produzione di clorammine.
Esistono diverse tipologie di clorammine, ma quelle che causano maggiormente irritazione sono la monocloramina, la dicloramina e, soprattutto, la tricloramina. La tricloramina, in particolare, è un gas volatile che non solo irrita gli occhi, ma può anche causare problemi respiratori e l’odore caratteristico che associamo alle piscine (spesso erroneamente identificato come “odore di cloro puro”). Questo significa che l’odore forte di “cloro” che percepiamo in piscina è in realtà un segnale che l’acqua è ricca di clorammine, e quindi non è così pulita come si potrebbe pensare.
Quindi, se i tuoi occhi sono rossi dopo il bagno, è probabile che siano le clorammine, frutto della reazione tra il cloro e le impurità portate dai bagnanti, a scatenare la reazione. Il contatto prolungato con queste sostanze irrita la delicata membrana congiuntivale che riveste l’occhio, provocando arrossamento, bruciore, prurito e, in alcuni casi, lacrimazione eccessiva o visione offuscata.
Altri fattori che contribuiscono all’irritazione
Oltre alle clorammine, ci sono altri fattori che possono contribuire all’irritazione oculare:
- pH sbilanciato dell’acqua: il pH dell’acqua della piscina dovrebbe essere mantenuto tra 7.2 e 7.8, vicino al pH naturale delle lacrime umane. Se il pH è troppo alto o troppo basso, può causare irritazione agli occhi, indipendentemente dalla presenza di clorammine.
- Abrasione e secchezza: l’acqua della piscina, anche se ben bilanciata e con poche clorammine, può rimuovere il sottile strato lipidico che protegge la superficie dell’occhio, portando a secchezza e maggiore suscettibilità all’irritazione.
- Batteri e altri microrganismi: se la piscina non è correttamente mantenuta e disinfettata, possono proliferare batteri e altri microrganismi che possono causare infezioni oculari, manifestandosi con arrossamento, secrezioni e dolore.
Proteggere i tuoi occhi: le migliori strategie

Fortunatamente, esistono diverse strategie efficaci per proteggere i tuoi occhi e goderti la piscina senza fastidi:
- Occhialini da nuoto: la difesa numero uno. Gli occhialini sono la protezione più efficace per prevenire il contatto diretto dell’acqua clorata con gli occhi. Scegli occhialini di buona qualità, che si adattino bene al tuo viso per garantire una tenuta stagna. Esistono modelli con lenti anti-appannamento e protezione UV, ideali sia per piscine al coperto che all’aperto. Assicurati che siano comodi e non stringano troppo, per evitare segni e pressioni.
- Doccia pre-piscina: una semplice doccia di un minuto prima di entrare in piscina può fare una differenza enorme. Sciacquare il corpo rimuove sudore, oli naturali, cosmetici e altre sostanze organiche che altrimenti reagirebbero con il cloro, producendo clorammine. Questo gesto di “civiltà” contribuisce significativamente a mantenere l’acqua della piscina più pulita e meno irritante per tutti.
- Risciacquare gli occhi dopo il bagno: dopo essere usciti dalla piscina, sciacquare abbondantemente gli occhi con acqua fresca e pulita o, meglio ancora, con una soluzione salina fisiologica. Questo aiuta a rimuovere eventuali residui di cloro o clorammine che potrebbero essere entrati in contatto con gli occhi.
- Evitare di strofinare gli occhi: quando gli occhi sono irritati, la tentazione di strofinarli è forte, ma è fondamentale resistere. Strofinare gli occhi può peggiorare l’irritazione e, se le mani non sono pulite, introdurre ulteriori germi.
- Colliri lubrificanti/lacrime artificiali: se soffri di secchezza oculare o senti un leggero bruciore, i colliri lubrificanti (comunemente chiamati “lacrime artificiali”) possono offrire un rapido sollievo. Aiutano a idratare la superficie dell’occhio e a eliminare eventuali irritanti. Opta per prodotti senza conservanti, specialmente se li usi frequentemente.
- Rimuovere le lenti a contatto: se porti le lenti a contatto, rimuovile sempre prima di entrare in piscina. Le lenti possono assorbire il cloro e le clorammine, intrappolandoli a contatto con l’occhio e causando un’irritazione prolungata e potenzialmente grave. Possono anche aumentare il rischio di infezioni batteriche o fungine, come la cheratite da Acanthamoeba, una rara ma grave infezione che può compromettere la vista. Se proprio non puoi farne a meno, considera l’uso di lenti a contatto giornaliere da gettare subito dopo il bagno.
- Consultare un medico: se l’irritazione persiste per più giorni, se avverti dolore intenso, visione offuscata, sensibilità alla luce o se noti secrezioni oculari, è fondamentale consultare un medico oculista. Potrebbe trattarsi di una congiuntivite o di un’altra infezione che richiede un trattamento specifico.
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