Al giorno d’oggi, sono ancora tante le donne che esitano nel parlare apertamente delle proprie mestruazioni. L’argomento è ancora considerato un po’ un tabù. Quante volte vi siete “nascoste” per andare a cambiare l’assorbente in bagno? O quante altre vi siete sentite in imbarazzo, o male, o in difficoltà durante quelle che molte chiamano ancora “le mie cose”?
Secondo l’opinione di alcuni antropologi, questo fatto risale al neolitico e all’instaurazione del patriarcato, quando il fatto che una donna manifestasse delle perdite di sangue era simbolo di debolezza e impurità. La scienza e la religione hanno successivamente contribuito al persistere di questa credenza.
A causa dei cambiamenti ormonali, durante la fase mestruale, alcune donne avvertono una sensazione di scombussolamento, mentre altre possono soffrire di ulteriori e differenti disturbi. In più i tabù ancora persistenti nelle nostre società non aiutano e, ad oggi, non possiamo dire di conoscere davvero i dolori causati dalle mestruazioni.
Per fortuna, al giorno d’oggi alcune cose stanno finalmente cambiando, se non in Italia, negli altri paesi dell’Unione Europea. Adesso infatti, anche grazie a molte attiviste, si comincia a parlare più apertamente di mestruazioni, malattie femminili, dolore, alternative green e congedi mestruali per chi ne ha necessità.
Per affrontare nella maniera migliore questo evento ricorrente, scoprite alle seguenti pagine le 15 cose che sono assolutamente da evitare: