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Egg freezing: cos’è e come funziona il congelamento degli ovuli

Egg freezing: cos’è e come funziona il congelamento degli ovuli

Il congelamento degli ovuli, noto anche come vitrificazione degli ovociti, è un procedimento che offre alle donne la possibilità di conservare le proprie cellule riproduttive per utilizzi futuri. Questa tecnica ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, offrendo una soluzione per chi desidera ritardare la maternità o ha preoccupazioni riguardo alla salute riproduttiva. Ne abbiamo sentito parlare in queste settimane infatti da Bianca Balti, che ha deciso di regalare a sua figlia questa possibilità, e dall’influencer italiana Laura Comolli, che ha deciso di condividere il percorso sui social, normalizzando una procedura ancora poco conosciuta.

Congelare gli ovuli può essere una scelta importante per molte donne per diversi motivi. Innanzitutto, il congelamento degli ovuli offre la possibilità di preservare la propria fertilità per il futuro. Questa opzione è particolarmente utile per le donne che desiderano ritardare la maternità per ragioni personali o professionali, ma vogliono assicurarsi di avere la possibilità di avere figli più avanti nella vita.

Inoltre, il congelamento degli ovuli può essere una scelta preziosa per le donne che affrontano sfide legate alla salute riproduttiva, come la diagnosi di malattie che possono compromettere la loro fertilità o la necessità di sottoporsi a trattamenti medici che potrebbero influire sulla loro capacità di concepire.

Per alcune donne, il congelamento degli ovuli può offrire una speranza di maternità in situazioni in cui la fertilità è a rischio, come nel caso di interventi chirurgici o trattamenti oncologici che possono danneggiare l’apparato riproduttivo.

In questo articolo scopriremo in cosa consiste il congelamento degli ovuli, quanto costa e che panoramica offre lo stato italiano rispetto a questo processo.

In cosa consiste la vitrificazione degli ovociti

La vitrificazione degli ovociti è un processo avanzato utilizzato nel congelamento degli ovuli. Questo metodo implica il raffreddamento rapido degli ovociti a temperature estremamente basse, impedendo la formazione di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule. Il processo inizia con la raccolta degli ovociti che vengono poi a una serie di sostanze chimiche e soluzioni di crioprotettori che li preparano per la criopreservazione. Infine, una volta congelati, gli ovociti vengono conservati in azoto liquido a temperature molto basse fino al momento in cui vengono utilizzati per la fecondazione in vitro o per altri scopi riproduttivi. In questo caso vengono scongelati e utilizzati nei trattamenti di riproduzione assistita.

Congelamento degli ovuli: la situazione in Italia

In Italia, il congelamento degli ovuli è una pratica legale, ma è soggetta a regolamentazioni specifiche stabilite dalla legge 40/2004, nota anche come legge sulla procreazione medicalmente assistita (PMA). Secondo questa legge, le donne che desiderano congelare i propri ovuli devono soddisfare determinati requisiti e ottenere l’approvazione da parte di un medico specializzato in fertilità. Uno dei principali requisiti stabiliti dalla legge italiana è che il congelamento degli ovuli è consentito solo per motivi terapeutici, come la preservazione della fertilità in caso di malattie che potrebbero compromettere la capacità riproduttiva della donna. Questo significa che il congelamento degli ovuli per motivi non terapeutici, come il desiderio di ritardare la maternità per ragioni personali o professionali, potrebbe non essere consentito. Inoltre, la legge italiana stabilisce un limite di età entro il quale le donne possono accedere al congelamento degli ovuli per motivi terapeutici. Secondo la legge 40/2004, le donne possono sottoporsi al congelamento degli ovuli solo se hanno un’età inferiore ai 40 anni e se è dimostrata la presenza di patologie che potrebbero compromettere la loro fertilità.

È importante sottolineare che la legge italiana sulla PMA è stata oggetto di dibattito e contestazione da parte di vari gruppi e associazioni, che hanno sollevato questioni legate alla libertà riproduttiva delle donne e alla discriminazione basata sull’età. Tuttavia, al momento, le disposizioni della legge 40/2004 rimangono in vigore e regolamentano il congelamento degli ovuli in Italia.

Quanto costa congelare gli ovuli?

Il costo del congelamento degli ovuli può variare considerevolmente a seconda di diversi fattori, inclusi la clinica scelta, la regione geografica e le esigenze specifiche del paziente. In generale, questo processo può essere costoso e può comportare diverse spese da considerare. Uno dei principali costi associati al congelamento degli ovuli è quello legato alla stimolazione ovarica controllata, che coinvolge l’assunzione di farmaci ormonali per stimolare la produzione di più ovociti rispetto a quanto avverrebbe naturalmente. Questi farmaci possono essere costosi e il loro prezzo può variare a seconda della durata del trattamento e della risposta individuale del paziente. Inoltre, vi sono costi associati alla procedura di raccolta degli ovociti, che comporta un intervento chirurgico breve per prelevare gli ovociti maturi. Questo intervento può comportare spese ospedaliere, onorari medici e costi per l’anestesia. Oltre a questi costi, vi sono anche spese relative alla criopreservazione degli ovuli, inclusi i costi di laboratorio per la vitrificazione e la conservazione degli ovuli in azoto liquido.

Inoltre, è importante considerare che molte donne potrebbero richiedere più di un ciclo di stimolazione ovarica e raccolta degli ovociti per ottenere un numero sufficiente di ovociti da conservare. Di conseguenza, il costo complessivo del congelamento degli ovuli può aumentare significativamente.

Come avviene il congelamento degli ovuli

Il congelamento degli ovuli è un procedimento complesso che coinvolge diverse fasi e richiede l’intervento di professionisti esperti nel campo della fertilità:

  1. Stimolazione ovarica controllata: il processo inizia con la stimolazione ovarica controllata, durante la quale la donna assume farmaci ormonali per stimolare la produzione di più ovociti rispetto a quanto avverrebbe naturalmente durante un ciclo mestruale in modo da aumentare le possibilità di raccolta di un numero sufficiente di ovociti.
  2. Monitoraggio dell’ovulazione: durante la stimolazione ovarica, la donna viene monitorata attentamente mediante ecografie transvaginali e misurazioni dei livelli di ormoni nel sangue per valutare lo sviluppo follicolare e determinare il momento ottimale per la raccolta degli ovociti.
  3. Raccolta degli ovociti: una volta che i follicoli ovarici hanno raggiunto la dimensione desiderata, viene somministrata un’iniezione di ormone HCG per indurre la maturazione degli ovociti. Circa 36 ore dopo l’iniezione, viene eseguita la raccolta degli ovociti mediante un breve intervento chirurgico chiamato “puntura folicolare“, durante il quale viene utilizzato un ago sottile per aspirare gli ovociti dai follicoli ovarici.
  4. Preparazione degli ovociti per la criopreservazione: gli ovociti raccolti vengono quindi preparati per la criopreservazione, processo che include il lavaggio e la preparazione degli ovociti per la vitrificazione.
  5. Vitrificazione degli ovociti: gli ovociti preparati vengono quindi sottoposti a un processo di vitrificazione, ovvero il raffreddamento rapido a temperature estremamente basse utilizzando una soluzione crioprotettiva. La vitrificazione impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule, riducendo al minimo il rischio di danni durante il processo di congelamento e scongelamento.
  6. Conservazione degli ovociti: una volta vitrificati, gli ovociti vengono conservati in azoto liquido a temperature molto basse (-196°C) fino al momento in cui vengono utilizzati.

Come abbiamo visto, il congelamento degli ovuli offre alle donne la possibilità di preservare la propria fertilità per il futuro, offrendo una soluzione per coloro che desiderano ritardare la maternità o affrontano sfide legate alla salute riproduttiva. Sebbene possa essere un processo costoso e complesso, molte donne trovano conforto nell’avere questa opzione a disposizione. Tuttavia, qualsiasi sia la motivazione, è sempre importante consultare un medico specializzato in fertilità per valutare se il congelamento degli ovuli è appropriato e quali sono le migliori opzioni disponibili.

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