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Perché il caldo influisce sul sonno?

donna che dorme male per il caldo

L’estate è per molti sinonimo di vacanze, sole e lunghe giornate all’aria aperta. Tuttavia, per un numero crescente di persone, l’arrivo della bella stagione porta con sé un ospite indesiderato: le insonnia estive. Non è raro sentirsi girare e rigirare nel letto, sudati e in preda a un’irrequietezza che rende impossibile dormire con il caldo. Ma perché le alte temperature influenzano così profondamente la nostra capacità di riposare? Approfondiamo i meccanismi che legano il caldo ai problemi di sonno in estate.

La Regolazione termica del corpo e il sonno

Il nostro corpo è una macchina complessa e altamente regolata. Per addormentarci e mantenere un sonno di qualità, la temperatura corporea interna deve abbassarsi di circa 1-2 gradi Celsius. Questo calo termico è un segnale fondamentale per il nostro orologio biologico (il ritmo circadiano) che è giunto il momento di riposare. Durante il giorno, la temperatura corporea è al suo picco e inizia a diminuire naturalmente verso sera, raggiungendo il punto più basso nelle prime ore del mattino.

Quando la temperatura ambientale è elevata, specialmente di notte, il corpo fatica a disperdere il calore in eccesso. Invece di abbassarsi, la temperatura corporea rimane elevata o impiega molto più tempo a scendere, inviando segnali contrastanti al cervello che ostacolano l’inizio del sonno. Questo meccanismo di termoregolazione è cruciale: se l’ambiente circostante non permette al corpo di raffreddarsi, il sonno viene compromesso.

L’Architettura del sonno sotto assedio

Il sonno non è un processo uniforme; è composto da diverse fasi che si alternano ciclicamente: sonno leggero, sonno profondo (o sonno a onde lente) e sonno REM (Rapid Eye Movement), la fase in cui si sogna di più. Ogni fase ha una sua importanza per il recupero fisico e mentale.

Il caldo eccessivo tende a interrompere l’architettura del sonno. Studi scientifici hanno dimostrato che le alte temperature riducono la quantità di sonno profondo e di sonno REM. Queste fasi sono cruciali per il consolidamento della memoria, il recupero muscolare e la regolazione emotiva. La mancanza di sonno profondo ci fa sentire meno riposati al mattino, anche se abbiamo passato molte ore a letto, mentre la riduzione del sonno REM può influire sull’umore e sulle capacità cognitive.

Inoltre, il caldo aumenta la probabilità di risvegli notturni. Anche se non li ricordiamo, questi micro-risvegli frammentano il sonno, impedendo al corpo e alla mente di raggiungere un riposo veramente ristoratore. Il risultato è una sensazione di stanchezza persistente, irritabilità e difficoltà di concentrazione durante il giorno, tipici sintomi delle insonnia estiva.

I fattori ambientali e comportamentali che peggiorano il problema

Oltre alla temperatura corporea, ci sono altri fattori legati al caldo che contribuiscono ai problemi di sonno in estate:

  • Umidità: Un’alta umidità nell’aria amplifica la sensazione di caldo e rende più difficile la sudorazione, il principale meccanismo del corpo per raffreddarsi. L’aria umida e pesante può rendere l’ambiente in camera da letto ancora più insopportabile.
  • Disidratazione: Il caldo porta a una maggiore sudorazione e, se non si reintegrano adeguatamente i liquidi, si può andare incontro a disidratazione. La disidratazione può causare crampi muscolari notturni e un generale senso di malessere che disturba il sonno.
  • Irrequietezza: La sensazione di sudore e appiccicosità sulla pelle può generare un senso di irrequietezza fisica che rende difficile trovare una posizione comoda e rilassarsi per addormentarsi.
  • Luce solare prolungata: In estate, le giornate sono più lunghe e la luce solare può persistere fino a tarda sera. L’esposizione alla luce, anche artificiale, inibisce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, rendendo più difficile il processo di addormentamento.

Strategie per dormire meglio con il caldo

insonnia estiva, donna che dorme con tessuti più traspiranti

Affrontare le insonnia estive richiede un approccio multifattoriale. Ecco alcune strategie per mitigare gli effetti del caldo sul sonno:

  • Raffreddare l’ambiente: Utilizzare aria condizionata o ventilatori per mantenere la camera da letto fresca. La temperatura ideale per il sonno si aggira tra i 18 e i 20 gradi Celsius. Se non si dispone di questi strumenti, si possono aprire le finestre nelle ore più fresche della notte o appendere lenzuola bagnate vicino a esse.
  • Doccia fresca prima di dormire: Una doccia tiepida o fresca prima di coricarsi può aiutare ad abbassare la temperatura corporea esterna, facilitando il processo di raffreddamento interno.
  • Indumenti leggeri e traspiranti: Scegliere pigiami in tessuti naturali e leggeri come cotone o lino, che permettano alla pelle di respirare e al sudore di evaporare.
  • Idratazione adeguata: Bere molta acqua durante il giorno, ma limitare l’assunzione di liquidi nelle ore immediatamente precedenti il sonno per evitare risvegli notturni per andare in bagno. Evitare bevande zuccherate, alcoliche e caffeina la sera.
  • Cena leggera: Consumare pasti leggeri e facilmente digeribili la sera. Cibi pesanti e ricchi di grassi richiedono più energia per essere metabolizzati, aumentando la temperatura corporea.
  • Oscurare la stanza: Utilizzare tende oscuranti o persiane per bloccare la luce esterna e creare un ambiente più buio, favorendo la produzione di melatonina.

Le insonnie estive sono un problema diffuso, ma comprendere i meccanismi alla base del disturbo può aiutarci a implementare le strategie più efficaci per recuperare un sonno di qualità. Non lasciate che il caldo vi rubi il sonno: con i giusti accorgimenti, è possibile dormire con il caldo e godersi appieno la stagione estiva.

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