
Tra le diverse pratiche che promuovono il benessere, lo yoga nidra si distingue per la sua capacità di indurre uno stato di rilassamento profondo, quasi meditativo, che apporta benefici sia a livello mentale che fisico.
Lo yoga nidra, noto anche come “sonno yogico“, è una tecnica antica che affonda le sue radici nella tradizione dello yoga, ma che ha trovato un posto importante anche nel contesto del benessere moderno.
A differenza delle forme più dinamiche di yoga che coinvolgono movimenti fisici, lo yoga nidra si pratica in totale immobilità, consentendo alla mente di entrare in uno stato di calma profonda mentre il corpo si rilassa completamente.
Negli ultimi anni, questa pratica ha guadagnato popolarità non solo tra gli appassionati di yoga, ma anche tra chi cerca metodi naturali per affrontare lo stress cronico, migliorare il sonno o semplicemente ritagliarsi un momento di pausa nella giornata. Ma cos’è esattamente lo yoga nidra, a cosa serve e come si può praticare?
Che cos’è lo yoga nidra?
Il termine “yoga nidra” deriva dal sanscrito e significa letteralmente “sonno yogico“. Tuttavia, non si tratta semplicemente di dormire, ma piuttosto di un viaggio guidato che porta a uno stato intermedio tra la veglia e il sonno. Durante una sessione di yoga nidra, il praticante si sdraia in una posizione confortevole, solitamente savasana (posizione del cadavere), mentre la mente viene guidata attraverso una serie di istruzioni volte a rilassare progressivamente ogni parte del corpo e della mente.
Questo stato è noto come “coscienza ipnagogica“, ovvero una condizione in cui la mente rimane vigile mentre il corpo si riposa. Attraverso questa pratica, è possibile accedere ai livelli più profondi della mente subconscia, favorendo la liberazione di tensioni e blocchi emotivi. Lo yoga nidra è considerato una forma di meditazione accessibile a tutti, anche a chi non ha esperienza con lo yoga o la meditazione.

A cosa serve lo yoga nidra?
Lo yoga nidra viene utilizzato principalmente per promuovere il rilassamento profondo e il recupero dallo stress. Tuttavia, i suoi benefici vanno ben oltre. Questa pratica è efficace per:
- Ridurre i livelli di ansia e stress grazie al rilascio delle tensioni accumulate nel corpo e nella mente.
- Migliorare la qualità del sonno, soprattutto in chi soffre di insonnia o disturbi del sonno legati a preoccupazioni o pensieri ricorrenti.
- Favorire la concentrazione e la chiarezza mentale, poiché permette alla mente di liberarsi dal caos dei pensieri.
- Aiutare nella gestione del dolore cronico, poiché durante la pratica il sistema nervoso entra in uno stato di rilassamento che può ridurre la percezione del dolore.
- Sostenere un percorso di crescita personale e consapevolezza, grazie al contatto con i livelli più profondi della mente subconscia.
Lo yoga nidra viene spesso integrato anche in percorsi terapeutici, inclusi quelli psicologici, come supporto per elaborare emozioni complesse o traumi.
Che benefici dà lo yoga?
I benefici dello yoga nidra sono molteplici e abbracciano la sfera fisica, mentale ed emotiva. A livello fisico, la pratica contribuisce a ridurre la tensione muscolare, abbassare la pressione sanguigna e favorire un profondo stato di rilassamento. Questo è particolarmente utile per chi soffre di disturbi legati allo stress, come mal di testa, dolori muscolari o affaticamento cronico.
Sul piano mentale, lo yoga nidra aiuta a calmare la mente iperattiva e a sviluppare una maggiore capacità di concentrazione. Molti praticanti riferiscono di sentirsi più lucidi e sereni dopo una sessione, come se avessero “ripulito” la mente dai pensieri inutili.
Dal punto di vista emotivo, questa tecnica consente di entrare in contatto con emozioni profonde e di rilasciare eventuali tensioni o blocchi emotivi. Inoltre, aiuta a coltivare una sensazione di pace interiore e a rafforzare la resilienza emotiva.
Come praticare yoga nidra: esercizi principali
La pratica dello yoga nidra richiede uno spazio tranquillo e un atteggiamento aperto al rilassamento. Si inizia sdraiandosi in savasana, con il corpo completamente rilassato e le braccia distese lungo i fianchi. Un insegnante o una registrazione audio guida il praticante attraverso una serie di fasi.
Si parte con una breve consapevolezza del respiro, seguita da una rotazione della coscienza in cui si porta l’attenzione su diverse parti del corpo. Successivamente, si lavora su visualizzazioni o immagini mentali, spesso simboliche, che aiutano a liberare tensioni emotive. Un elemento centrale è il “sankalpa“, un’intenzione o desiderio positivo che si formula all’inizio della pratica e che viene ripetuto durante la sessione. Questo sankalpa aiuta a radicare la mente e a favorire un senso di direzione nella vita quotidiana. Anche una breve sessione di 20-30 minuti può avere effetti profondamente rigeneranti.

Per chi non è indicato lo yoga?
Sebbene lo yoga nidra sia adatto alla maggior parte delle persone, ci sono alcune eccezioni. Ad esempio, chi soffre di disturbi psicologici gravi, come episodi psicotici o traumi recenti non elaborati, dovrebbe praticarlo con la guida di un professionista esperto. Anche le persone che faticano a mantenere l’immobilità per un lungo periodo potrebbero trovare difficoltà. In questi casi, è possibile adattare la pratica, ad esempio scegliendo una posizione seduta. È sempre consigliabile consultare un insegnante qualificato per ricevere indicazioni personalizzate.
Lo yoga nidra rappresenta un potente strumento per ritrovare calma, equilibrio e consapevolezza in un mondo sempre più frenetico. Grazie alla sua semplicità e ai suoi profondi benefici, questa pratica si è guadagnata un posto speciale nel panorama del benessere. In un’epoca in cui lo stress è spesso inevitabile, lo yoga nidra offre una pausa rigenerante, aiutando non solo a rilassarsi ma anche a entrare in contatto con sé stessi a un livello più profondo.
Chiunque sia alla ricerca di un metodo naturale per migliorare la propria qualità di vita potrebbe scoprire in questa pratica un prezioso alleato.
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