Il bruciore di stomaco, il senso di pienezza e la fastidiosa risalita acida nell’esofago (reflusso gastroesofageo) sono disturbi che possono compromettere seriamente la qualità della vita quotidiana. Sebbene l’acidità di stomaco possa avere diverse cause, tra cui stress, farmaci o alterazioni anatomiche, la dieta gioca un ruolo fondamentale nella gestione e prevenzione dei sintomi.
Una corretta dieta antiacidità non mira semplicemente a “curare” il sintomo con i farmaci, ma a modificare le abitudini alimentari per ridurre l’irritazione della mucosa gastrica ed esofagea e per limitare i fattori che favoriscono il reflusso. Non esistono regole universali, poiché la tolleranza alimentare varia da persona a persona, ma esistono linee guida chiare su cosa mangiare e cosa evitare per ritrovare il benessere.
I Pilastri della dieta antiacidità: regole generali
Prima di addentrarci negli alimenti specifici, è cruciale comprendere alcuni principi di base che riguardano le modalità di assunzione del cibo.
1. Moderazione e frazionamento dei pasti
Cosa fare: Mangiare poco e spesso. L’obiettivo è non sovraccaricare lo stomaco, evitando così una eccessiva produzione di succhi gastrici e una pressione che può spingere il contenuto gastrico verso l’esofago. È consigliabile suddividere l’alimentazione in 5-6 piccoli pasti al giorno (tre principali e due o tre spuntini).
Cosa evitare: Pasti abbondanti, soprattutto a cena.
2. Masticazione e lentezza
Cosa fare: Mangiare lentamente e masticare con cura. La digestione inizia in bocca; una masticazione frettolosa introduce aria e rende più difficile il lavoro dello stomaco.
3. Orari dei pasti
Cosa fare: Cenare almeno 2-3 ore prima di coricarsi. Stendersi subito dopo aver mangiato è uno dei fattori che maggiormente favorisce il reflusso acido notturno.
4. Cottura e condimenti leggeri
Cosa fare: Preferire metodi di cottura semplici come la cottura al vapore, ai ferri, al forno o alla piastra.
Cosa evitare: Fritti, soffritti e intingoli, che rallentano la digestione a causa dell’alto contenuto di grassi.
Cosa mangiare: gli alimenti amici dello stomaco
L’obiettivo della dieta antiacidità è selezionare cibi a basso contenuto di grassi e non acidi, che aiutano a tamponare l’acidità gastrica.
1. Carboidrati complessi e cereali
I carboidrati complessi non raffinati sono facili da digerire e costituiscono la base di una dieta equilibrata anti-reflusso.
- Consigliati: Pasta, riso, pane tostato o secco, crackers, fette biscottate (non integrali nelle fasi acute). Cereali come avena e farro.
- Perché: Hanno un pH neutro e sono ben tollerati.
2. Proteine magre
Le proteine sono essenziali, ma devono essere magre per non rallentare lo svuotamento gastrico.
- Consigliate: Carni bianche (pollo e tacchino) private della pelle, pesce magro (merluzzo, nasello, sogliola, platessa) cucinato al vapore o ai ferri, uova (non fritte o sode, meglio alla coque o in camicia).
- Formaggi: Formaggi freschi e magri come ricotta, mozzarella (con moderazione) e fiocchi di latte.
3. Frutta e verdura selezione
Non tutta la frutta e verdura è amica dello stomaco. È fondamentale scegliere quelle a basso contenuto acido.
- Verdure consigliate: Finocchi, carote, patate, zucchine, cavolfiore, lattuga. Le patate lesse in particolare hanno un effetto tamponante.
- Frutta consigliata: Banana (ottimo antiacido naturale), mela (cotta è ancora più digeribile), pera, melone.
- Perché: Aiutano a neutralizzare l’acidità e, se cotte, sono meno irritanti.
4. Bevande e liquidi
L’idratazione è importante, ma il tipo di bevanda fa la differenza.
- Consigliati: Acqua naturale (non gassata), tisane a base di camomilla, malva, liquirizia (con cautela per chi soffre di ipertensione), zenzero o finocchio.
- Latte: Il latte non è un divieto assoluto. Essendo alcalino, può offrire un sollievo immediato, ma il suo contenuto di grassi può stimolare la produzione di acido in un secondo momento; meglio consumarlo scremato o preferire bevande vegetali come latte di riso o di mandorle.
5. Condimenti
- Consigliato: Olio extra vergine d’oliva, utilizzato a crudo e con moderazione.
Cosa evitare: gli alimenti da bandire o limitare rigidamente

Gli alimenti sconsigliati sono quelli che irritano direttamente l’esofago e lo stomaco o che riducono il tono dello sfintere esofageo inferiore (la valvola che impedisce la risalita acida).
1. Cibi e bevande acidi
Questi alimenti aumentano l’acidità gastrica o irritano direttamente la mucosa infiammata.
- Frutta e verdura acida: Pomodoro (specie crudo o in salsa), agrumi (arance, limoni, pompelmi), ananas, kiwi, uva.
- Condimenti acidi: Aceto di vino, salse pronte come senape e ketchup.
- Bevande: Succhi di frutta acidi (es. arancia), bevande gassate (aumentano la pressione nello stomaco), tè.
2. Alimenti che riducono il tono dello sfintere
Questi cibi rilassano la valvola tra esofago e stomaco, rendendo più facile il reflusso.
- Cioccolato: Contiene sostanze che rilassano lo sfintere esofageo.
- Caffè e caffeina: Sia il caffè normale che il decaffeinato, e in generale le bevande contenenti caffeina, possono stimolare la secrezione acida.
- Menta: Nonostante sia spesso associata alla digestione, la menta piperita può rilassare lo sfintere esofageo in alcune persone.
- Alcol: Superalcolici, vino (soprattutto bianco e frizzante) e birra sono potenti irritanti e rilassanti dello sfintere.
3. Cibi grassi e fritti
I grassi, sia animali che vegetali (fritture, burro, margarina, strutto), rallentano enormemente lo svuotamento gastrico, lasciando il cibo nello stomaco per più tempo e aumentando il rischio di reflusso.
- Da evitare: Fritti, insaccati (salame, salsicce), carni grasse (maiale), formaggi stagionati, panna, dolci elaborati e ricchi di creme.
4. Spezie e sapori forti
- Da evitare: Peperoncino, pepe, aglio, cipolla, curry e spezie piccanti. Questi possono irritare direttamente la mucosa gastrica.
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