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Cosa fare se l’allergia non passa con l’antistaminico?

donna che starnutisce con fazzoletto in mano

Quando ci si trova a combattere contro un’irritante allergia, l’antistaminico può essere il migliore alleato. Tuttavia, ci sono situazioni in cui anche questo rimedio sembra non funzionare come dovrebbe. Scopriamo insieme cosa fare in quelle situazioni in cui l’allergia non passa nonostante l’uso dell’antistaminico.

Che cosa sono le allergie e perché vengono

Prima di comprendere come mai a volte nemmeno l’antistaminico sembra riuscire a tenere a bada i sintomi allergici, bisogna capire come funzionano le allergie.

Le allergie sono una risposta anomala e eccessiva del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue presenti nell’ambiente, come pollini, peli di animali, polvere, muffe, alimenti o determinati farmaci.

Queste sostanze, chiamate allergeni, non sono pericolose per la maggior parte delle persone, ma nel caso di chi è allergico, scatenano una serie di reazioni immunitarie che causano sintomi sgradevoli.

Le allergie possono essere dovute a diversi fattori. In primo luogo, c’è una componente genetica: se uno o entrambi i genitori hanno allergie, c’è una maggiore probabilità che i loro figli sviluppino allergie.

Tuttavia, non è solo una questione di genetica. Anche l’esposizione ripetuta agli allergeni può contribuire allo sviluppo delle allergie nel tempo. Ad esempio, vivere in un ambiente in cui si è costantemente esposti a muffe, polline o peli di animali può aumentare il rischio di sviluppare allergie.

Inoltre, le allergie possono anche manifestarsi in momenti diversi della vita. Alcune persone sviluppano allergie fin dalla prima infanzia, mentre altre possono svilupparle in età adulta. Questo perché esistono anche fattori ambientali che possono giocare un ruolo, come l’inquinamento atmosferico o l’aumento dell’uso di prodotti chimici nelle nostre case.

Nonostante questo, la causa precisa delle allergie non è ancora completamente compresa, ma si sa che coinvolgono una risposta immunitaria sbagliata nei confronti di sostanze normalmente innocue. Questa risposta comporta il rilascio di sostanze chimiche, come l’istamina, che causano i sintomi tipici delle allergie, come prurito, starnuti, congestione nasale, eruzioni cutanee e altri sintomi simili.

Quando va preso l’antistaminico per l’allergia

Il trattamento delle allergie dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa specifica dell’allergia. Tuttavia, uno dei trattamenti più comuni e efficaci per le allergie è l’uso degli antistaminici, farmaci progettati per bloccare gli effetti dell’istamina.

Quando si tratta di prendere un antistaminico per l’allergia, ci sono diverse considerazioni da tenere a mente:

  1. Prevenzione: gli antistaminici possono essere presi preventivamente prima dell’esposizione a un allergene noto. Ad esempio, se si è allergici al polline e si sa che la stagione dei pollini sta arrivando, si potrebbe iniziare a prendere l’antistaminico qualche settimana prima per prevenire i sintomi.
  2. Sintomi attuali: gli antistaminici possono anche essere assunti quando i sintomi allergici sono già presenti. In questo caso è importante prendere il farmaco secondo le istruzioni del medico o secondo le indicazioni riportate sul bugiardino. Di solito, gli antistaminici vengono assunti una o due volte al giorno, a seconda della durata dell’effetto del farmaco.
  3. Tipo di antistaminico: esistono antistaminici di prima e seconda generazione. Quelli di seconda generazione sono spesso preferiti perché tendono ad avere meno effetti sedativi rispetto a quelli di prima generazione. Tuttavia, la scelta del farmaco dipende dalle specifiche esigenze del paziente e dalle raccomandazioni del medico.

È importante sottolineare che gli antistaminici possono alleviare i sintomi allergici, ma non trattano la causa sottostante dell’allergia. Pertanto, è fondamentale identificare e evitare gli allergeni responsabili per prevenire futuri episodi allergici.

Per le allergie più gravi o persistenti, il medico potrebbe raccomandare terapie aggiuntive come corticosteroidi nasali o terapie immunologiche specifiche (desensibilizzazione allergica) per ridurre la sensibilità agli allergeni nel tempo.

E se l’allergia non passa anche con l’antistaminico?

Ci sono diversi scenari in cui l’allergia potrebbe non rispondere adeguatamente all’antistaminico. Ecco alcuni motivi comuni:

  1. Tipo di allergia: alcune forme di allergie possono essere particolarmente persistenti o gravi. Ad esempio, le allergie stagionali al polline durante il picco della stagione possono essere difficili da controllare anche con gli antistaminici.
  2. Tipo di antistaminico: non tutti gli antistaminici funzionano allo stesso modo per tutte le persone o per tutte le allergie. Se un tipo di antistaminico non sta funzionando, potrebbe essere necessario provare un altro tipo o consultare il medico per trovare un farmaco più efficace.
  3. Dosaggio inadeguato: a volte il dosaggio dell’antistaminico potrebbe non essere sufficiente per controllare i sintomi allergici. Il medico potrebbe consigliare un aggiustamento del dosaggio o una diversa frequenza di assunzione.
  4. Presenza di altri fattori: alcuni fattori ambientali o di salute possono influenzare la risposta all’antistaminico. Ad esempio, l’esposizione a inquinanti atmosferici o fumo di sigaretta può aggravare i sintomi allergici nonostante l’assunzione di antistaminici.
  5. Presenza di allergeni persistenti: se si è costantemente esposti agli allergeni responsabili della reazione allergica, come peli di animali o muffe in casa, può essere difficile ottenere sollievo completo solo con gli antistaminici. In questi casi, è importante identificare e ridurre l’esposizione agli allergeni.
  6. Reazioni allergiche gravi: in situazioni di allergie estremamente gravi o in presenza di una reazione anafilattica, potrebbe essere necessario un trattamento più aggressivo e immediato, come l’uso di adrenalina.

Quando l’allergia non passa e non sembra migliorare nonostante l’assunzione di antistaminici, è essenziale consultare il medico che potrebbe consigliare test allergici più approfonditi per identificare gli allergeni specifici responsabili e sviluppare un piano di gestione più completo che potrebbe includere terapie aggiuntive o modifiche nello stile di vita per ridurre l’esposizione agli allergeni.

Cosa fare se l’antistaminico non fa effetto?

Se ci si trova nella situazione in cui l’antistaminico non produce l’effetto desiderato nel trattamento delle tue allergie, ci sono diversi passi che si possono intraprendere per gestire la situazione.

Il primo è consultare il medico che ha prescritto l’antistaminico o un allergologo, spiegando chiaramente i sintomi che si stanno ancora sperimentando nonostante l’assunzione del farmaco. Il medico sarà in grado di valutare la condizione e apportare eventuali aggiustamenti al trattamento.

Potrebbe anche essere necessario riconsiderare il dosaggio dell’antistaminico, aumentando la dose o cambiando la frequenza di assunzione per migliorare l’efficacia del farmaco.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario combinare l’antistaminico con altri farmaci per controllare meglio i sintomi allergici come corticosteroidi nasali, decongestionanti o altri farmaci a seconda della natura e della gravità delle allergie.

Cosa prendere in caso di allergia forte?

Quando ci si trova di fronte a un’esperienza di allergia forte, è importante adottare misure efficaci per gestire i sintomi e garantire il benessere. Ecco cosa si può fare o prendere in caso di allergia forte:

  1. Corticosteroidi nasali: in caso di congestione nasale grave o infiammazione delle vie respiratorie, il medico potrebbe prescrivere corticosteroidi nasali. Questi farmaci aiutano a ridurre l’infiammazione e possono essere utili per alleviare sintomi persistenti.
  2. Decongestionanti: possono essere utili per alleviare la congestione nasale e la pressione nei seni paranasali. Tuttavia, devono essere utilizzati con cautela e solo sotto la supervisione del medico, in quanto possono causare effetti collaterali come aumento della pressione sanguigna o nervosismo.
  3. Broncodilatatori: se si verificano sintomi di respiro sibilante o difficoltà respiratorie a causa di allergie gravi come l’asma allergico, il medico potrebbe prescrivere broncodilatatori per aiutare ad aprire le vie respiratorie e facilitare la respirazione.
  4. Adrenalina: in casi estremi di allergia grave, come anafilassi (una reazione allergica potenzialmente letale), è necessario somministrare adrenalina immediatamente tramite iniezione epipen. È fondamentale avere familiarità con l’uso dell’adrenalina in caso di emergenza e portare sempre con sé un epipen se si è a rischio di reazioni allergiche gravi.
  5. Evitare gli allergeni: la prevenzione rimane la strategia più efficace per gestire le allergie. Cerca di identificare e evitare gli allergeni responsabili dei tuoi sintomi. Ad esempio, se si e allergici al polline, è bene limitare le attività all’aperto durante i picchi di pollinazione e mantenere le finestre chiuse.

Ricorda sempre di parlare con il medico prima di assumere qualsiasi farmaco per le allergie, specialmente se si tratta di situazioni gravi. Oltre ai farmaci, il medico potrebbe consigliare misure aggiuntive per gestire le allergie, come modifiche nello stile di vita o terapie specifiche per ridurre la sensibilità agli allergeni nel tempo.

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