x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Cos’è e come si calcola il periodo fertile?

periodo fertile, scritta in inglese "pregnancy"

Il periodo fertile è l’insieme dei giorni del ciclo mestruale in cui una donna ha maggiori probabilità di rimanere incinta se ha rapporti sessuali non protetti. Il periodo fertile dipende dall’ovulazione, cioè dal momento in cui l‘ovaio rilascia un ovulo maturo che può essere fecondato da uno spermatozoo. L’ovulazione avviene di solito una volta al mese, intorno alla metà del ciclo, ma può variare da donna a donna e da ciclo a ciclo.

Calcolo del periodo fertile

Per calcolare il periodo fertile, bisogna conoscere la durata media del proprio ciclo mestruale e la data dell’ultima mestruazione. Il ciclo mestruale è il tempo che intercorre tra il primo giorno di una mestruazione e il primo giorno della successiva. La durata media del ciclo è di 28 giorni, ma può variare da 21 a 35 giorni. La data dell’ultima mestruazione è il giorno in cui sono iniziati i flussi ematici.

Esistono diversi metodi per calcolare il periodo fertile, tra cui:

  • Il metodo del calendario: si basa sulla formula di Ogino-Knaus, che prevede di sottrarre 18 giorni dalla durata del ciclo più breve e 11 giorni dalla durata del ciclo più lungo, presi in considerazione negli ultimi 6-12 mesi. Il risultato sono i due estremi del periodo fertile. Ad esempio, se il ciclo più breve è stato di 25 giorni e quello più lungo di 30 giorni, il periodo fertile va dal 7° al 19° giorno del ciclo.
  • Il metodo dell’ovulazione: si basa sull’osservazione dei segnali che indicano l’avvicinarsi dell’ovulazione, come la temperatura basale, il muco cervicale e i test di ovulazione. La temperatura basale è la temperatura corporea al risveglio, che aumenta leggermente dopo l’ovulazione. Il muco cervicale è la secrezione vaginale, che diventa più abbondante, trasparente e filante prima dell’ovulazione. I test di ovulazione sono strumenti che rilevano il picco dell’ormone luteinizzante (LH) nelle urine, che precede l’ovulazione di circa 24-36 ore.
  • Il metodo dei sintotermici: si basa sulla combinazione dei metodi precedenti, integrati con altri sintomi che possono accompagnare l’ovulazione, come il dolore pelvico, il seno gonfio o l’umore variabile.
periodo fertile, spermatozoi verso l'ovulo

Sintomi del periodo fertile

Tuttavia ci sono anche quei segnali che il corpo della donna invia, finora solo accennati, per indicare che si sta avvicinando il momento dell’ovulazione, cioè la liberazione di un ovulo maturo dall’ovaio, che può essere fecondato da uno spermatozoo.

Tra i sintomi del periodo fertile più comuni, possiamo citare:

  • Le perdite vaginali: le perdite vaginali sono delle secrezioni prodotte dalle ghiandole del collo dell’utero, che hanno la funzione di lubrificare e proteggere la vagina. Le perdite vaginali cambiano aspetto e consistenza nel corso del ciclo mestruale, in base agli ormoni. Prima dell’ovulazione, le perdite diventano più abbondanti, trasparenti e filanti, simili alla chiara d’uovo. Questo tipo di muco cervicale favorisce il passaggio e la sopravvivenza degli spermatozoi verso l’utero. Dopo l’ovulazione, le perdite diventano più scarse, opache e dense, impedendo l’ingresso degli spermatozoi.
  • La temperatura basale: la temperatura basale è la temperatura corporea al risveglio, prima di alzarsi dal letto o di svolgere qualsiasi attività. La temperatura basale varia nel corso del ciclo mestruale, in base agli ormoni. Prima dell’ovulazione, la temperatura basale è più bassa, intorno ai 36-36,5 gradi. Dopo l’ovulazione, la temperatura basale sale di circa 0,3-0,5 gradi, a causa dell’effetto termogenico del progesterone. Questo aumento della temperatura persiste fino alla fine del ciclo o all’inizio della gravidanza.
  • La posizione della cervice: la cervice è la parte inferiore dell’utero che si apre nella vagina. La posizione della cervice cambia nel corso del ciclo mestruale, in base agli ormoni. Prima dell’ovulazione, la cervice si alza e si ammorbidisce, facilitando l’ingresso degli spermatozoi. Dopo l’ovulazione, la cervice si abbassa e si indurisce, ostacolando l’ingresso degli spermatozoi.

Altri sintomi del periodo fertile possono essere il dolore pelvico, il seno gonfio o sensibile, l’aumento del desiderio sessuale, lo spotting o le variazioni dell’umore. Tuttavia, questi sintomi sono meno specifici e possono dipendere da altri fattori.

Calcolo periodo fertile, ultime raccomandazioni

Il periodo fertile è una fase importante per chi vuole avere un bambino o per chi vuole evitare una gravidanza indesiderata. Tuttavia, bisogna tenere presente che il calcolo del periodo fertile non è un metodo sicuro al 100%, in quanto l’ovulazione può subire delle variazioni a causa di fattori come lo stress, le malattie, i farmaci o le alterazioni ormonali. Esistono anche dei calcolatori online che permettono di calcolare il periodo fertile in modo semplice e veloce, inserendo la data dell’ultima mestruazione e la durata media del ciclo. Tra questi, possiamo citare il calcolatore di Periodo Fertile, il calcolatore di Bimbi Sani e Belli e il calcolatore di Periodo Fertile. Si invita però la consultazione del proprio medico o ginecologo per avere maggiori informazioni e consigli sul proprio ciclo mestruale e sul proprio periodo fertile.

LEGGI ANCHE:

Il primo trimestre di gravidanza: cosa aspettarsi

Tutto quello che devi sapere sul test di gravidanza

8 cose da fare se si cerca una gravidanza

Argomenti